Lettera aperta a tutti gli adoratori , responsabili di ora, responsabili di fascia e me.
Carissimi tutti volevo sottolineare due aspetti negativi riscontrati nell'esercizio del ruolo di responsabile di ora:
1)- L'essere troppo pressanti verso i propri adoratori, caricarli di eccessiva responsabilità quasi a fargli credere che Adorare sia un lavoro. Oppure il caricare la dose nel improvero per un ritardo o una dimenticanza.
2) – L'essere troppo superficiali. Non rispondere al telefono, non conoscere i propri Adoratori personalmente, non interessarsi verso i propri responsabili di fascia di ventuali cambiamenti nella propria lista, non segnalare alcun problema o suggerire soluzioni , non avvisare i propri adoratori ( se non quelli che hanno whatsapp per cui basta un copia e incolla ed un click) degli eventi e di ogni info utile al loro percorso di fede.
Ecco essere eccessivamente al servizio o non esserlo affatto sono entrambi segni di mancanza di carità. Vuol dire che non si è compreso bene che siamo al servizio di Dio e non di qualcuno di noi e che ognuno di noi è un servo e non un padrone.
Capisco che a volte si perda l’entusiasmo o che arrivino anche momenti di stanchezza ma quando ciò diventa cronico allora occorre prendere dei provvedimenti perché è vero che fa tutto il Signore ma è anche vero che il Signore non ha altre mani che le nostre per fare la Sua volontà.
Ognuno di noi sa bene in cuor suo quanto amore e dedizione ha messo nel proprio ruolo e conosce bene quali siano i benefici e le responsabilità che ne derivano.
La barca va indirizzata, le vele vanno spiegate, i remi usati, le cime utilizzate quando servono, non la si può lasciare in balia della corrente perché prima o poi il Signore dirà che non ce la meritiamo e farà in modo da farla naufragare.
Questa adorazione Perpetua è un dono di Dio alla nostra città, alle nostre comunità
cattoliche, alle nostre famiglie e a noi stessi cerchiamo di comprenderne il Valore di gustarne il Privilegio cercando di meritarcela ogni giorno in ogni sua singola ora.
Adorare è una grazia .
Non siamo noi che facciamo un piacere a Dio, non andiamo per dare ma per ricevere e sinceramente credo fermamente che nessuno di noi sia mai tornato da li a mani vuote.
Ma a volte ci si stanca di chiedere davanti a chi non si stanca di dare e a volte davanti a chi vorrebbe dare si ritrae la mano e questo è un mistero del nostro essere miserabilmente umani, fragili e condizionabili dal furbo e antico cattivo consigliore.
Stante queste considerazioni chiedo a tutti e a me per primo, di fare un esame di coscienza e di prendere la decisione di continuare con più maturo entusiasmo il proprio servizio all’interno dell’Adorazione mettendo quanta più carità possibile nel massimo dell’impegno personale al fine di moltiplicare i talenti e non di sotterrarli.
Chi invece in cuor suo sa di non poter continuare perché stanco o oberato di impegni e
lavoro cerchi al più presto di trovare tra i suoi Adoratori un suo valido sostituto e di
comunicarlo al proprio responsabile di fascia.
Questo non è assolutamente un abdicare e non deve esser visto assolutamente come un fallimento ma semplicemente come un gesto di grandissima umiltà e maturità nella fede che sarà ben ripagato in cielo.
Ciò vale per gli Adoratori , i Responsabili di Ora, i responsabili di fascia e me che sono il
servo generale.
Lascio a tutti 3 giorni di tempo per fare un piccolo (ma spero approfondito) esame di
coscienza per poi convocare la riunione generale con i vecchi e nuovi responsabili di ora per dare una sterzata ad una tendenza di lassismo generale che non ci fa esser molto fieri nei confronti del Dio che ci ha creati, del Signore che ci ha salvati e dello Spirito di Amore che ci ama profondamente.
Chiunque volesse chiamarmi mi troverà disponibile come sempre per una parola, un incoraggiamento un consiglio, ma trascorsi tre giorni convocherò il consiglio dell’Adorazione e se non avrò segnali di cambiamento provvederò a fare le sostituzioni che da tempo avrei dovuto fare chiedendo sin da ora perdono se qualcuno dovesse
dispiacersi.